Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38493 del 3 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:38493PEN

Massima

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Il terzo estraneo al procedimento penale, cui sono stati sequestrati beni, può proporre richiesta di riesame ex art. 257 c.p.p. al fine di dimostrare la propria effettiva titolarità o disponibilità dei beni e l'inesistenza di collegamenti con l'indagato, ma non può contestare la legittimità del provvedimento di sequestro sotto il profilo della sussistenza del fumus commissi delicti, essendo tale verifica riservata all'indagato. Il giudice, nel valutare la richiesta di riesame del terzo, deve accertare l'effettiva disponibilità del bene da parte dell'indagato e la sua strumentalità rispetto al reato, indipendentemente dalla formale intestazione del bene a soggetto estraneo, purché risulti provata la divergenza tra titolarità apparente e disponibilità effettiva, in modo da affermare che il terzo si sia prestato alla titolarità apparente al solo fine di favorire la permanenza dell'acquisizione del bene in capo all'indagato e salvaguardarlo dal pericolo della confisca.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS) ricorrente, quale erede di (OMISSIS), gia' ricorrente, deceduta il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 65/2011 TRIB. LIBERTA' di L'AQUILA, del 27/10/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udito il Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento con rinvio;

Udito il Difensore Avv. (OMISSIS), per (OMISSIS), che ha concluso per l'acco…

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