Consiglio di Stato sentenza n. 4920 del 2010

ECLI:IT:CDS:2010:4920SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La destinazione urbanistica di un'area non costituisce un diritto acquisito del proprietario, essendo rimessa alla discrezionalità dell'amministrazione comunale nell'esercizio del suo potere di pianificazione territoriale. L'amministrazione comunale può legittimamente modificare la destinazione urbanistica di un'area, anche da terziario-commerciale ad agricola, senza essere vincolata dalla precedente classificazione, purché la scelta sia adeguatamente motivata e non risulti irrazionale o abnorme. La modifica della destinazione urbanistica non necessita di una specifica motivazione, salvo che incida su posizioni giuridicamente differenziate, come piani o progetti di lottizzazione già approvati. L'amministrazione comunale può recepire le indicazioni e i criteri forniti dalla regione in materia di pianificazione urbanistica, senza che ciò comporti un'abdicazione della sua funzione pianificatoria, essendo la scelta finale rimessa alla sua discrezionalità. Le osservazioni dei privati sulle determinazioni dello strumento urbanistico si configurano come meri apporti collaborativi, sicché l'amministrazione non è tenuta a fornire un'analitica motivazione in ordine al loro accoglimento o rigetto. Analogamente, in sede di approvazione definitiva dello strumento urbanistico, la regione non è tenuta a motivare specificamente in ordine alla condivisibilità delle controdeduzioni fornite dal comune sulle osservazioni dei privati, essendo sufficiente il rinvio per relationem a quanto già disposto dal comune.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE
SEZIONE QUARTA
ha pronunciato la presente
DECISIONE
Sul ricorso numero di registro generale 2232 del 2002, proposto da:
Ri. S.p.A. (già In.Im. S.r.l.), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avv. Ma.Bu., Ma.Sa., con domicilio eletto presso lo studio del secondo, in Roma;
contro
Regione Lombardia, in persona del Presidente della Giunta Regionale pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti Al.Co., Pi.Pu. e Fe.Te., con domicilio eletto presso lo studio di quest'ultimo, in Roma;
Comune di Busto Arsizio, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. Sa.Di., Da.Lu., con domicilio eletto presso l'avv. Lu.Ma. in Roma;
per la riforma
della sentenza del TAR LOMBARDIA - MILANO :Sezione II n. 05349/2001, resa tra le parti, concernente INSEDIAMENTO CENTRO COMMERCIALE IN AREA IDONEA.
Vis…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.