Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 13437 del 21 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:13437PEN

Massima

Il giudizio di legittimità della Corte di Cassazione è limitato all'esame della correttezza giuridica e della logicità della motivazione della sentenza impugnata, senza poter sindacare la valutazione delle prove effettuata dal giudice di merito. Pertanto, le censure relative alla valutazione della prova, quando la motivazione della sentenza di appello sia congrua e non manifestamente illogica, non sono ammissibili in sede di ricorso per cassazione. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione delle risultanze processuali a quella compiuta dai giudici di merito, i quali hanno il potere esclusivo di apprezzare liberamente la prova, se la loro decisione risulti sorretta da una motivazione adeguata e immune da vizi logici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS),

2. (OMISSIS), nato in (OMISSIS);

avverso la sentenza 20-12-12 della Corte di Appello di Ancona.

Visti gli atti, la sentenza impugnata ed i ricorsi.

Udita la relazione del Consigliere, dott. ((omissis)).

Udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, dott. SELVAGGI Eugenio che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;

Udito l'avv. (OMISSIS), che ha insistito …

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