Il titolare di una concessione demaniale marittima, che subentra in un precedente rapporto concessorio, non può contestare la natura di pertinenze demaniali degli immobili e manufatti insistenti sull'area in concessione, qualora gli stessi siano stati espressamente riconosciuti come tali nei pregressi atti concessori. In tal caso, il concessionario è tenuto ad accettare la qualificazione giuridica dei beni come pertinenze demaniali di proprietà dello Stato, ai sensi degli artt. 29 e 49 del Codice della Navigazione, senza poter eccepire l'inapplicabilità di tali norme in ragione del reiterato rinnovo della concessione. Inoltre, le attività di bar e ristorazione svolte nell'ambito della concessione demaniale marittima devono essere qualificate come attività commerciali, con conseguente applicazione dei relativi criteri di determinazione del canone demaniale, basati sui valori O.M.I. per il settore terziario.