Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6470 del 13 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:6470PEN

Massima

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Il provvedimento con cui il giudice dibattimentale rigetta la richiesta di restituzione di beni sottoposti a sequestro probatorio non è autonomamente impugnabile, ma può essere contestato solo unitamente alla sentenza che definisce il relativo grado di giudizio, in quanto l'art. 263 c.p.p. non prevede regole speciali circa l'impugnazione di tali ordinanze, né risulta applicabile la disciplina dettata dall'art. 325 c.p.p. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza che respinge l'istanza di restituzione dei beni sequestrati è inammissibile per manifesta infondatezza del motivo proposto, essendo tale provvedimento impugnabile solo unitamente alla sentenza definitiva. Tale principio, affermato in modo costante dalla giurisprudenza di legittimità, si fonda sulla necessità di evitare la frammentazione del processo e la moltiplicazione dei gradi di impugnazione, garantendo al contempo il diritto di difesa dell'imputato, il quale potrà far valere le proprie ragioni in sede di impugnazione della sentenza definitiva. Ciò consente di assicurare la speditezza e l'efficienza del procedimento penale, senza pregiudicare le garanzie difensive dell'indagato o imputato, il cui interesse alla restituzione dei beni sequestrati potrà essere adeguatamente tutelato nell'ambito del giudizio di merito. La ratio di tale orientamento giurisprudenziale risiede pertanto nell'esigenza di contemperare le istanze di celerità e concentrazione del processo con le garanzie di difesa dell'imputato, evitando la dispersione delle impugnazioni e la dilatazione dei tempi processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza dell'8 aprile 2014 emessa dal Tribunale di Caltanissetta;

visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

udita la relazione del consigliere ((omissis));

udito il sostituto procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;

udito l'avvocato (OMISSIS) che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO<…

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