Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4225 del 7 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:4225PEN

Massima

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Il diritto di critica, quale manifestazione della libertà di espressione garantita dall'art. 21 Cost., trova i suoi limiti nel rispetto della verità sostanziale dei fatti posti a fondamento della critica stessa. Perché possa ritenersi legittimamente esercitato, è necessario che il nucleo essenziale dei fatti oggetto di critica sia corrispondente al vero, essendo irrilevanti mere imprecisioni o errori marginali. La critica, inoltre, deve mantenersi entro i limiti del corretto esercizio del diritto, senza tramodare in un'aggressione verbale gratuita. Quando la critica abbia una funzione prevalentemente valutativa, il requisito della verità si riferisce all'oggettiva esistenza del fatto assunto a base delle opinioni e delle valutazioni espresse, mentre la correttezza di espressione e la rilevanza sociale dell'argomento costituiscono i soli limiti scriminanti. Pertanto, il diritto di critica non può essere invocato quando le informazioni divulgate si rivelino non corrispondenti al vero, almeno nel loro nucleo essenziale, non essendo sufficiente che il giudizio critico sia formulato in modo soggettivo. Il giudice di merito è chiamato a verificare la veridicità del fatto oggetto di critica, accertando la necessaria correlazione tra quanto narrato e quanto effettivamente accaduto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/02/2020 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CALASELICE BARBARA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MIGNOLO OLGA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inamnnissibilita';
udito il difensore:
L'AVVOCATO (OMISSIS) SI RIPORTA ALLE CONCLUSIONI CHE DEPOSITA CON NOTA SPESE E NOMINA.
RITENU…

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