Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 10301 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:10301SENB

Massima

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Il mancato rispetto dell'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento amministrativo, previsto dall'art. 7 della legge n. 241 del 1990, comporta l'illegittimità del provvedimento di revoca delle misure di accoglienza adottato ai sensi dell'art. 12, comma 1, lettera e), del d.lgs. n. 140 del 2005, salvo che l'amministrazione non dimostri l'esistenza di ragioni di urgenza qualificata che giustifichino la deroga a tale obbligo partecipativo. Il principio di partecipazione, quale espressione del diritto di difesa, riveste carattere generale nell'ambito del procedimento amministrativo e la sua violazione determina l'annullamento del provvedimento finale, anche in assenza di un pregiudizio effettivo per la posizione giuridica del destinatario. Infatti, la mancata comunicazione dell'avvio del procedimento pregiudica irrimediabilmente la possibilità per l'interessato di interloquire utilmente con l'amministrazione e di far valere le proprie ragioni, incidendo in modo rilevante sulla correttezza e sull'imparzialità dell'azione amministrativa. Pertanto, l'obbligo di comunicazione dell'avvio del procedimento non può essere derogato se non in presenza di specifiche e motivate ragioni di urgenza, le quali devono essere esplicitate nel provvedimento finale. In assenza di tali presupposti, il provvedimento di revoca delle misure di accoglienza è illegittimo per violazione del principio di partecipazione, a prescindere dalla fondatezza dei motivi posti a base della decisione.

Sentenza completa

N. 05972/2015
REG.RIC.

N. 10301/2015 REG.PROV.COLL.

N. 05972/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 5972 del 2015, proposto da:
Adama Diarra, rappresentato e difeso dall'avv. Marina Rossi, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, Via Sardegna, 29;

contro

Prefettura di Roma, rappresentato e difeso per legge dall' Avvocatura dello Stato, con domicilio in Roma, Via dei Portoghesi, 12;

nei confronti di

Consorzio di Cooperative Sociali Eriches 29;

per l'annullamento

del decreto del 22.1.2015 di revoca delle misure di accoglienza;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzi…

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