Il riconoscimento di una sentenza penale straniera in Italia è subordinato all'accertamento che l'imputato abbia avuto effettiva conoscenza del procedimento e abbia volontariamente rinunciato a comparire o a proporre impugnazione, ai sensi del D.Lgs. n. 161/2010, art. 13, lett. i). Tale requisito è soddisfatto quando risulti che l'imputato è stato ritualmente citato presso il suo domicilio, senza che abbia comunicato eventuali cambiamenti, e nonostante ciò abbia deciso di non partecipare al processo e di non impugnare la sentenza. In tali casi, il giudice italiano può procedere al riconoscimento della sentenza straniera, senza necessità di adattare la pena, purché questa risulti compatibile con la normativa italiana per reati analoghi. Il giudizio di compatibilità della pena straniera con quella italiana non richiede un'indagine approfondita, essendo sufficiente una verifica sommaria della corrispondenza delle fattispecie e della durata della sanzione.