Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26840 del 14 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:26840PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, quali rapine, ricettazioni e furti, può essere desunta dalla reiterazione di condotte delittuose analoghe, caratterizzate da modalità esecutive e ruoli organizzativi comuni, nonché dalla presenza di elementi indiziari quali l'utilizzo di un linguaggio criptico, la distribuzione di compiti all'interno del sodalizio e i frequenti contatti tra i partecipi, anche in assenza di una esplicita manifestazione della volontà associativa. In tale contesto, la posizione di coordinamento e di raccordo tra i membri del gruppo assunta dall'indagato costituisce un ulteriore indice della sua partecipazione al vincolo associativo. Ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, è sufficiente la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, senza che sia necessaria la prova piena del reato secondo i criteri di cui all'art. 192 c.p.p., comma 2. Inoltre, il pericolo concreto e attuale di recidiva, che giustifica l'adozione della custodia cautelare in carcere, può essere desunto dalla modalità organizzata e programmata della condotta delittuosa, dalla pluralità di reati commessi, dalla pericolosità sociale dell'indagato e dall'assenza di fonti stabili di reddito, anche in assenza di una specifica motivazione in ordine al decorso di un arco temporale significativo tra il momento della commissione dei reati e quello dell'applicazione della misura, ove tale aspetto non sia stato oggetto di specifica censura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria D - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19 novembre 2020 del tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARIA DANIELA BORSELLINO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. TAMPIERI LUCA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Reggio Calabria, sezione del riesame…

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