Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24329 del 23 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:24329PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non è tenuto a un'analisi approfondita di tutte le deduzioni difensive e di tutte le risultanze processuali, essendo sufficiente che, attraverso una valutazione globale di tali elementi, spieghi in modo logico ed adeguato le ragioni del proprio convincimento, dimostrando di aver tenuto conto di ogni fatto decisivo, anche se alcune deduzioni difensive non sono state espressamente confutate. Ai fini dell'adozione di una misura cautelare, la nozione di "gravi indizi di colpevolezza" di cui all'art. 273 c.p.p. non si atteggia allo stesso modo del termine "indizi" inteso quale elemento di prova idoneo a fondare un motivato giudizio finale di colpevolezza, essendo sufficiente qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato, senza la necessità di una particolare qualificazione degli indizi come "gravi, precisi e concordanti". Le dichiarazioni accusatorie della persona offesa possono integrare i gravi indizi di colpevolezza richiesti per l'applicazione della misura cautelare, senza necessità di acquisire riscontri oggettivi esterni al fine della valutazione di attendibilità estrinseca. Il ricorso per cassazione che deduca l'insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e l'assenza delle esigenze cautelari è ammissibile soltanto se denuncia la violazione di specifiche norme di legge ovvero la manifesta illogicità della motivazione del provvedimento, secondo i canoni della logica e i principi di diritto, ma non anche quando propone una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI PAOLA Sergio - Presidente

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/11/2021 del TRIB. LIBERTA' di SALERNO;
udita la relazione svolta dal Consigliere DI PISA FABIO;
lette le conclusioni scritte ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, formulate dal Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, nella persona di CUOMO LUIGI, che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 18 Novembre…

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