Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14858 del 7 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:14858PEN

Massima

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Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella determinazione della pena, purché la stessa non sia il frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico e sia adeguatamente motivata, in particolare quando si tratti di pene di gran lunga superiori alla misura media edittale. La mancanza di una specifica e dettagliata motivazione sulla quantità di pena irrogata, specie in relazione alle circostanze, è richiesta solo in tali ipotesi, potendo altrimenti essere sufficienti espressioni del tipo "pena congrua", "pena equa" o "congruo aumento", nonché il richiamo alla gravità del reato o alla capacità a delinquere. Pertanto, la censura mossa in sede di legittimità avverso la determinazione della pena è inammissibile, ove la stessa risulti contenuta e adeguatamente motivata sulla base dei criteri di cui agli artt. 132 e 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/11/2020 del TRIBUNALE di ((omissis));
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere FABIO DI PISA;
lette le conclusioni scritte ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8 formulate dal Sostituto Procuratore Generale, nella persona di FULVIO BALDI, che ha concluso chiedendo annullarsi il provvedimento impugnato senza rinvio per i…

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