Il mancato avviso dell'udienza di riesame ad uno dei difensori di fiducia nominati dall'indagato comporta la nullità dell'ordinanza emessa in sede di riesame, con conseguente rinvio al giudice di merito per una nuova deliberazione, non potendosi applicare il disposto di cui alla seconda parte dell'articolo 309 comma 10 c.p.p. che presuppone l'assenza assoluta della decisione. Il principio di diritto è che il rispetto del contraddittorio e del diritto di difesa, attraverso la regolare convocazione di tutti i difensori nominati, costituisce un requisito essenziale per la validità del procedimento di riesame, a tutela dei diritti dell'indagato. Tale principio trova applicazione anche nei casi in cui uno solo dei difensori nominati non sia stato avvisato dell'udienza, non potendosi ritenere che la presenza dell'altro difensore sia sufficiente a garantire il diritto di difesa. La massima si fonda sull'esigenza di assicurare il pieno esercizio del diritto di difesa dell'indagato in ogni fase del procedimento, attraverso il rispetto delle garanzie procedurali previste dalla legge, a prescindere dal numero di difensori nominati. Essa è volta a tutelare il principio del contraddittorio e della parità delle armi tra accusa e difesa, principi cardine del giusto processo, che devono essere garantiti anche nel procedimento di riesame delle misure cautelari.