Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5213 del 7 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:5213PEN

Massima

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Il giudice di sorveglianza, nel valutare l'ammissibilità di misure alternative alla detenzione, come l'affidamento in prova ai servizi sociali o la detenzione domiciliare, deve effettuare una prognosi sulla personalità del condannato, considerando non solo la gravità dei reati commessi e i precedenti penali, ma anche la sua condotta successiva, al fine di accertare l'avvio di un processo di revisione critica del proprio passato e la concreta possibilità di prevenire il pericolo di recidiva. Pur dovendo valutare le relazioni degli organi deputati all'osservazione del condannato, il giudice non è vincolato ai giudizi di idoneità ivi espressi, potendo ritenere necessario un ulteriore periodo di osservazione e lo svolgimento di altri esperimenti premiali, soprattutto quando il reato commesso sia sintomatico di una non irrilevante capacità a delinquere. Pertanto, il diniego di misure alternative più ampie, come l'affidamento in prova o la detenzione domiciliare, può essere motivato dalla persistente pericolosità sociale del condannato, accertata anche sulla base di valutazioni recenti effettuate in altri procedimenti, purché suscettibili di autonoma ponderazione nel procedimento in esame. In tale contesto, la scelta di una misura alternativa più restrittiva, come la semilibertà, può rappresentare un passaggio graduale e funzionale al percorso rieducativo del condannato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/03/2019 del TRIB. SORVEGLIANZA di BARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. SIANI VINCENZO;
sentite le conclusioni del PG Dr. TOCCI Stefano, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, resa in data 21 marzo 2019, il Tribunale di sorveglianza di Bari ha rigettato l'istanza proposta nell'interesse di (OMISSIS) - condannato, per il reato di resistenza a pubblico uffic…

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