Cassazione penale Sez. II sentenza n. 27812 del 24 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:27812PEN

Massima

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Il reato di falso in scrittura privata è configurabile quando l'agente, con artifizi e raggiri, induce in errore la vittima in ordine alla genuinità di un documento, procurandosi così un ingiusto profitto. Ai fini della sussistenza del reato di truffa, è necessario che il falso sia strumentale all'ottenimento dell'ingiusto profitto e che l'agente abbia agito con dolo specifico, essendo consapevole della falsità del documento e della sua idoneità a trarre in inganno la vittima. La valutazione della prova in ordine all'elemento soggettivo del reato rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è incensurabile in sede di legittimità salvo i casi di manifesta illogicità o contraddittorietà. Il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche è rimesso alla valutazione discrezionale del giudice, il quale deve motivare il diniego sulla base di elementi concreti che escludano la sussistenza di situazioni meritevoli di speciale benevolenza. La determinazione della pena all'interno del minimo e massimo edittale rientra nel potere discrezionale del giudice di merito e non è sindacabile in sede di legittimità, salvo i casi di manifesta illogicità o irragionevolezza. L'abrogazione di un reato determina l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna per tale reato, con conseguente eliminazione della pena irrogata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. ALMA Marco M. - rel. Consigliere

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/11/2017 della Corte di Appello di Caltanissetta;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore della parte civile (OMISSIS), avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedend…

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