Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32736 del 27 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:32736PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La violazione delle prescrizioni relative alla detenzione domiciliare, anche per brevi periodi di tempo, integra il reato di evasione, a prescindere dalla finalità dell'allontanamento e dalla sua durata, in quanto la disciplina della detenzione domiciliare non prevede eccezioni o deroghe rispetto all'obbligo di permanenza nella propria abitazione. Pertanto, l'interpretazione restrittiva dell'articolo 47-ter, comma 8, della legge n. 354 del 1975, secondo cui l'allontanamento per un periodo inferiore alle 12 ore non costituisce reato, è stata ritenuta dalla Corte di Cassazione manifestamente infondata, in quanto tale disposizione si riferisce a situazioni intrinsecamente diverse dalla detenzione domiciliare, come il rapporto genitoriale, la semilibertà o i permessi premio. Conseguentemente, il mancato rispetto delle prescrizioni relative alla detenzione domiciliare, anche per brevi periodi, integra il reato di evasione, a prescindere dalle finalità e dalle circostanze dell'allontanamento, in quanto la disciplina della detenzione domiciliare non prevede eccezioni o deroghe rispetto all'obbligo di permanenza nella propria abitazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dalla parte civile:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/09/2014 della CORTE APPELLO di VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udito in PUBBLICA UDIENZA del 08/07/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;
Udito il Procuratore Generale in persona della Dott.ssa FELICETTA MARINELLI, che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Venezia in data 29.09.2014 ha confermato…

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