Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32587 del 9 agosto 2007

ECLI:IT:CASS:2007:32587PEN

Massima

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Il furto aggravato dalla destrezza si configura quando l'attività di sottrazione è caratterizzata da una particolare abilità dell'agente, anche espressa attraverso astuzia e rapidità, tale da menomare apprezzabilmente la capacità difensiva e la vigilanza del proprietario della cosa, anche laddove si traduca in una custodia precaria. Pertanto, sussiste l'aggravante della destrezza quando la condotta di sottrazione e di impossessamento del bene si realizzi mediante l'approfittamento - previo attento studio dei movimenti della vittima - delle condizioni più favorevoli per cogliere l'attimo del momentaneo distacco del proprietario dalla cosa e, dunque, di una condizione di attenuata difesa, quale è quella di chi perda di vista la cosa per una frazione di tempo senza precludersi tuttavia il controllo e l'immediato ricongiungimento con essa, configurando così una condotta elusiva che il legislatore intende punire più gravemente perché espressiva di una particolare attitudine criminale del soggetto. L'individuazione di un soggetto, sia personale sia fotografica, rappresenta una manifestazione riproduttiva di una percezione visiva e, pertanto, la sua forza probatoria non discende dalle modalità formali del riconoscimento, bensì dal valore della dichiarazione confermativa, alla stregua della deposizione testimoniale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

Bo. Da., n. a (OMESSO) il (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Catania depositata il 31 maggio 2006;

Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udite le conclusioni del P.M., Dr. DI POPOLO Angelo, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con la sentenza impugnata la Corte d'appello di Catania ha confermato la dic…

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