Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32565 del 19 agosto 2011

ECLI:IT:CASS:2011:32565PEN

Massima

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La presunzione di illecita accumulazione patrimoniale, prevista dalla speciale ipotesi di confisca di cui alla Legge n. 356 del 1992, articolo 12 sexies, opera anche con riferimento ai beni intestati al coniuge ove non risulti la riconducibilità dell'acquisto ai redditi derivanti dall'attività di lavoro svolta da quest'ultimo. Il sequestro preventivo di tali beni è pertanto legittimo qualora il soggetto che ne ha la titolarità o la disponibilità non riesca a giustificarne la provenienza, dimostrando che si tratta di redditi propri del familiare convivente. In tali casi, il giudice deve valutare la sussistenza di indizi gravi, precisi e concordanti circa l'interposizione fittizia del coniuge nell'intestazione del bene, tenendo conto della sua incapacità economica all'acquisto e della sproporzione tra il valore del bene e i redditi accertati. La motivazione del provvedimento di sequestro deve esplicitare tali elementi valutativi, senza che sia necessario un esame analitico di tutte le allegazioni difensive, quando queste non incidano sul dato fondamentale dell'incapacità patrimoniale del soggetto intestatario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. PAGANO Filiberto - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. LU. N. IL (OMESSO);

1) CH. RO. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2/2011 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 26/01/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FILIBERTO PAGANO;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Ma. Lu. , indagato in ordine al delitto di cui all'articolo 416 bis c.p., per avere partecipato i…

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