Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17736 del 6 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:17736PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di ricettazione di assegno bancario provento di furto sussiste quando l'imputato, pur non essendo l'autore materiale della condotta, è presente e induce il terzo a ricevere l'assegno compilato con un nome falso, in quanto tale comportamento è idoneo a rafforzare e agevolare l'azione criminosa. In tali casi, la responsabilità penale del concorrente morale può essere affermata anche in assenza di una esplicita motivazione, essendo sufficiente che la sentenza evidenzi il contributo causale del soggetto alla realizzazione del reato. Il giudice di legittimità, nel valutare la correttezza della decisione impugnata, non può sindacare la logicità e la congruità della motivazione, se questa, pur sintetica, consente di comprendere le ragioni poste a fondamento della statuizione, senza che sia necessaria un'analitica confutazione di tutte le deduzioni difensive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Gu. Sa. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Palermo, 1 sezione penale, in data 16 giugno 2010;

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere ((omissis));

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dr. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore, avv. ((omissis)) in sostituzione dell'avv. ((omissis)) che…

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