Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 565 del 2013

ECLI:IT:TARLE:2013:565SENT

Massima

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Il Comune non può utilizzare strumenti di autotutela esecutiva per il recupero del possesso di un immobile appartenente al suo patrimonio disponibile, anche in caso di occupazione abusiva, dovendo invece agire secondo le norme del diritto privato. L'alloggio comunale utilizzato per quasi quarant'anni come abitazione privata dalla ricorrente e dalla sua famiglia, pur in assenza di un formale contratto di locazione, non può più essere considerato appartenente al patrimonio indisponibile dell'ente, essendo venuta meno la sua originaria destinazione pubblicistica. Pertanto, il Comune non può disporre il rilascio dell'immobile mediante provvedimenti autoritativi, ma deve esperire le ordinarie azioni di natura privatistica per il recupero del possesso. La compensazione integrale delle spese processuali è giustificata dalla natura e dalla specificità della controversia.

Sentenza completa

N. 01166/2012
REG.RIC.

N. 00565/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01166/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Seconda

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1166 del 2012, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Pianoforte Palmira, rappresentata e difesa dall’avv.to Francesco Zacà, con domicilio eletto presso il suo studio in Lecce, via M. Schipa n. 35;

contro

Comune di Gallipoli, rappresentato e difeso dall’avv.to Francesca Traldi, con domicilio eletto presso la Segreteria del T.A.R. in Lecce, via F. Rubichi n. 23;

per l'annullamento

- della nota del Dirigente U.O. n. 8 del Comune di Gallipoli, prot. 19002 del 14 maggio 2012 , avente ad oggetto “Rilascio immobile Via Garibaldi n. 8”, con la quale è stato disposto il rilascio dell…

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