Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22270 del 8 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:22270PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) si configura quando la condotta del soggetto agente, caratterizzata da minacce, molestie o altri comportamenti persecutori, è idonea a cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura nella persona offesa, ovvero a ingenerare un fondato timore per la propria incolumità o per quella di un prossimo congiunto, a prescindere dall'effettiva realizzazione di tali eventi. L'elemento soggettivo del reato è il dolo generico, consistente nella volontà di porre in essere le condotte descritte dalla norma con la consapevolezza della loro idoneità a produrre gli eventi previsti, senza che sia necessaria la rappresentazione anticipata del risultato finale o la coscienza dello scopo che si vuole ottenere. Ai fini della configurabilità del reato di lesioni gravi, è sufficiente che le lesioni abbiano comportato una malattia di durata superiore ai quaranta giorni, senza che sia necessaria la prova della data esatta del fatto, potendo il giudice desumere tale elemento da un complesso di circostanze, come le dichiarazioni della persona offesa e la documentazione medica acquisita. Il giudice di merito, nel valutare la prova, non è tenuto ad un'analisi atomistica degli elementi istruttori, ma deve procedere a una valutazione unitaria e complessiva del quadro probatorio, la cui motivazione, se logica e coerente, non è sindacabile in sede di legittimità, se non per vizi di manifesta illogicità o contraddittorietà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. BELMONTE ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso la sentenza del 20/09/2020 della CORTE di APPELLO SEZ. DIST. TARANTO;
udita la relazione svolta dal Consigliere BELMONTE ((omissis))SA;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale della Corte di cassazione, ODELLO Lucia, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
letta la memoria dell'avvocato (OMISSIS), difensore del ricorrente, che insiste nei motivi di ricorso e ne chiede l'acco…

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