Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 483 del 2024

ECLI:IT:CGARS:2024:483SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un provvedimento vincolato e doveroso per l'amministrazione, che non necessita della previa comunicazione di avvio del procedimento ai sensi dell'art. 7 della legge n. 241/1990, in quanto l'accertamento dell'abuso edilizio rappresenta il presupposto sufficiente per l'adozione di tale misura sanzionatoria. Il decorso di un considerevole lasso di tempo tra la realizzazione dell'abuso e l'emanazione dell'ordine di demolizione non inficia la legittimità di quest'ultimo, in quanto l'inerzia dell'amministrazione non può radicare un legittimo affidamento del privato né sanare l'originaria illegittimità dell'opera. L'ordine di demolizione, essendo un atto dovuto e vincolato, non necessita di una specifica motivazione in ordine all'interesse pubblico sotteso, essendo sufficiente l'indicazione dei presupposti di fatto e la qualificazione giuridica dell'abuso. Inoltre, la diversità strutturale, dimensionale e di collocazione dell'opera realizzata rispetto a quella oggetto della concessione edilizia in sanatoria, nonché l'assenza di autorizzazioni per opere come la tettoia, legittimano pienamente l'adozione del provvedimento di demolizione, senza che rilevi la circostanza che parte delle opere fossero state regolarmente autorizzate. In definitiva, l'ordine di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione, che non richiede particolari formalità procedimentali né una specifica motivazione in ordine all'interesse pubblico, essendo sufficiente l'accertamento dell'abuso edilizio e la qualificazione giuridica delle opere come difformi dalla disciplina urbanistica.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/07/2024

N. 00483/2024REG.PROV.COLL.

N. 00716/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

Sezione giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 716 del 2022, proposto dal signor
Giuseppe Samarati, rappresentato e difeso dagli avvocati Marco Benintende e Giovanni Sapienza, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Priolo Gargallo, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Massimiliano Marotta, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia sezione staccata di Catania (Sezione Terza) n. 00685/2022, resa tra le parti

Visti il r…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.