Cassazione penale Sez. I sentenza n. 42 del 5 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:42PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di un bene immobile può essere disposto quando sussistono gravi indizi di reato e il pericolo di dispersione o sottrazione del bene, ma il giudice deve motivare adeguatamente in relazione alle specifiche doglianze della difesa, valutando attentamente la documentazione prodotta e verificando che il valore del bene sia effettivamente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dall'indagato, senza basarsi su mere congetture o sull'accostamento temporale di acquisti immobiliari. Il giudice non può limitarsi a riportare le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia senza approfondire se le stesse siano effettivamente riferibili anche agli specifici beni in sequestro, dovendo fornire una motivazione puntuale e completa in ordine alla sussistenza dei presupposti di legge per l'adozione della misura cautelare reale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. SIOTTO Maria C. - rel. Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI M. Stefania - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BI. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1127/2009 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 18/06/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SIOTTO ((omissis));

sentite le conclusioni del P.G. Dott. FEBBRARO Giuseppe, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza impugnata.

RILEVA IN FATTO

Con ordinanza del 15/6/2009, depositata il 23/7/2009, il Tribunale de…

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