Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25900 del 1 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25900PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno può essere legittimamente applicata quando il giudice, sulla base di elementi concreti e specifici, accerti l'attualità della pericolosità sociale del soggetto, anche in assenza di recenti condanne penali, valorizzando a tal fine precedenti condotte illecite, dichiarazioni di collaboratori di giustizia, esiti di intercettazioni e la mancanza di una valida prova dissociativa dalla consorteria criminale di riferimento. Il giudizio di fatto compiuto dal giudice di merito in ordine alla sussistenza dei presupposti per l'applicazione della misura di prevenzione è sindacabile in sede di legittimità solo per violazione di legge e non per vizi motivazionali, salvo che la motivazione non risulti del tutto carente o meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ri. Cl. Da. , n. il (OMESSO);

avverso l'ordinanza 10 dicembre 2009 - Corte di Appello di Napoli;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Maurizio Barbarisi;

lette le conclusioni scritte del rappresentante del Pubblico Ministero, sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso con condanna del ricorrente al pagamento del…

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