Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 48855 del 22 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:48855PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti (c.d. "patteggiamento") è inammissibile, salvo i casi di violazione di legge tassativamente indicati dall'art. 448, comma 2-bis, c.p.p. Pertanto, non sono deducibili vizi di motivazione relativi all'insussistenza di cause di proscioglimento ex art. 129 c.p.p. o alla mancata concessione di circostanze attenuanti generiche prevalenti sulla contestata aggravante, in quanto tali questioni sono incompatibili con l'avvenuto concordato sanzionatorio, che presuppone il consenso dell'imputato in ordine al trattamento punitivo. Il giudice di legittimità, in tali ipotesi, è tenuto a dichiarare l'inammissibilità del ricorso con procedura de plano, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle Ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

Dott. RICCIO Stefania - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26 maggio 2022 emessa dal G.i.p. del Tribunale di Monza;
visti gli atti e la sentenza impugnata;
esaminati i motivi del ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa RICCIO Stefania.
OSSERVA
Ritenuto che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile con procedura de plano perche' i motivi proposti non sono consentiti in relazione alla tipologia di sentenza impugnata. In tema di patteggiamento, e', inve…

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