Il giudice amministrativo, nell'ambito del giudizio di ottemperanza, è tenuto ad ordinare all'amministrazione pubblica di dare esecuzione all'ordinanza di assegnazione di somme emessa dal giudice dell'esecuzione, ai sensi degli artt. 112 e ss. del codice del processo amministrativo, in quanto tale provvedimento è equiparato alle sentenze passate in giudicato. In caso di perdurante inadempienza, il giudice può nominare un commissario ad acta, investendolo di tutti i poteri necessari per assicurare il materiale reperimento delle somme dovute nell'ambito delle risorse finanziarie dell'amministrazione, anche mediante apposite variazioni nei capitoli di bilancio, al fine di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale ai sensi dell'art. 24 della Costituzione e della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Il giudice amministrativo, nel definire l'ampiezza dei poteri del commissario ad acta, deve ispirarsi al principio di effettività della tutela giurisdizionale, riconoscendo al commissario la facoltà di adottare tutti i provvedimenti necessari per il materiale pagamento in favore del ricorrente delle somme riconosciute, anche in deroga alle norme che disciplinano la competenza alla loro emanazione.