Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9359 del 9 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:9359PEN

Massima

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La circostanza aggravante del metodo mafioso di cui all'art. 416-bis.1 c.p. ricorre quando l'azione criminosa, posta in essere evocando la contiguità ad un'associazione mafiosa, sia funzionale a creare nella vittima una condizione di assoggettamento, come riflesso del prospettato pericolo di trovarsi a fronteggiare le istanze prevaricatrici di un gruppo criminale organizzato, piuttosto che di un criminale comune. Tale aggravante può essere riconosciuta sulla base di elementi concreti e oggettivi, quali l'utilizzo del nome di un clan mafioso per intimidire la vittima, la frequentazione di affiliati al sodalizio criminale e il timore della vittima di subire ulteriori violenze in caso di mancato pagamento di un debito. La valutazione della sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, come il pericolo di reiterazione del reato, deve essere effettuata sulla base di una complessiva e logica lettura degli elementi di indagine, senza che possano essere accolte tesi difensive che tendano a sminuire o relegare al rango di mera millanteria i riscontri investigativi. La presunzione di adeguatezza della sola custodia cautelare in carcere può essere superata in presenza di una motivazione congrua che dia conto dell'elevata pericolosità sociale dell'indagato e dell'assenza di elementi dai quali desumere l'intenzione di abbandonare una condotta di vita illecita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LIBERATI Giovanni - Presidente

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza dell'8/9/2020 del Tribunale del riesame di Caltanissetta;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, che ha concluso chiedendo dichiarare inammissibile il ricorso;
lette le conclusioni del difensore del ricorrente, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento d…

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