Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19283 del 17 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:19283PEN

Massima

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Il reato di rapina aggravata si configura quando l'agente, mediante violenza o minaccia, si impossessa indebitamente del patrimonio altrui, anche se tale impossessamento non costituisce la finalità primaria dell'azione delittuosa, essendo sufficiente che esso rappresenti una conseguenza della condotta violenta o minacciosa posta in essere. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle prove e nella ricostruzione dei fatti, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se non in caso di manifesta illogicità o contraddittorietà della motivazione. Il principio devolutivo dell'impugnazione consente la denuncia del vizio di travisamento della prova solo nel caso in cui il giudice d'appello abbia richiamato atti a contenuto probatorio non esaminati dal primo giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita Bian - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

la difesa di Al. Da. (nato il (OMESSO)), Al. Em. (nato il (OMESSO));

avverso la sentenza del 11.05.2010:

della Corte d'Appello di Torino, sezione penale per i minorenni;

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Margherita Bianca Taddei;

Sentita la requisitoria del sostituto procuratore Guglielmo Passacantando, il quale ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi;

Sentito l'avvocato Mon…

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