Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32080 del 4 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:32080PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La gravità indiziaria per l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere può essere desunta da una pluralità di elementi indiziari, anche di natura indiziaria, che, valutati nel loro complesso, siano idonei a fondare una qualificata probabilità di colpevolezza dell'indagato. Tali elementi possono consistere in intercettazioni telefoniche e ambientali, tabulati del traffico telefonico, dichiarazioni delle persone offese e altri dati investigativi, purché valutati in modo logico e coerente dal giudice di merito, senza che la Corte di Cassazione possa procedere a una nuova valutazione degli stessi. Inoltre, l'esigenza cautelare della prevenzione speciale, che giustifica l'applicazione della misura più afflittiva della custodia in carcere, può essere desunta dalla particolare efferatezza e pervicacia della condotta delittuosa, dalla capacità organizzativa e professionalità dimostrata dai correi, nonché dalla mancanza di autocontrollo e dall'elevata propensione a delinquere dell'indagato, senza che la Corte di Cassazione possa sindacare tali valutazioni del giudice di merito. Infine, la qualificazione giuridica dei fatti, in particolare in relazione al concorso tra i reati di rapina e sequestro di persona, è rimessa al giudice del merito, non potendo essere censurata in sede di legittimità, salvo che non incida sulla concreta utilità per l'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. PAZZI Alberto - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 33/2017 in data 30.1.2017 del Tribunale di Messina in funzione di giudice del riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PAZZI Alberto;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CUOMO Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 30 gennaio…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.