Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17326 del 19 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:17326PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non è tenuto ad un'analisi approfondita di tutte le deduzioni difensive, essendo sufficiente che, attraverso una valutazione globale delle risultanze processuali, spieghi in modo logico ed adeguato le ragioni del proprio convincimento, dimostrando di aver tenuto conto di ogni fatto decisivo. In tale contesto, la nozione di "gravi indizi di colpevolezza" non si atteggia allo stesso modo del termine "indizi" inteso quale elemento di prova idoneo a fondare un motivato giudizio finale di colpevolezza, essendo sufficiente qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. La scelta e la valutazione delle fonti di prova rientrano tra i compiti istituzionali del giudice di merito e sfuggono al controllo del giudice di legittimità se adeguatamente motivate e immuni da errori logico-giuridici, non potendosi opporre un diverso criterio interpretativo, anche se dotato di pari dignità. Il ricorso per cassazione che deduca l'insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e l'assenza delle esigenze cautelari è ammissibile soltanto se denuncia la violazione di specifiche norme di legge ovvero la manifesta illogicità della motivazione, senza poter proporre una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito. In tema di intercettazioni, l'interpretazione del linguaggio adoperato dai soggetti intercettati, anche quando sia criptico o cifrato, costituisce questione di fatto rimessa alla valutazione del giudice di merito, la quale, se risulta logica in relazione alle massime di esperienza utilizzate, si sottrae al sindacato di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/08/2018 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI PISA FABIO;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. LIGNOLA FERDINANDO il quale ha concluso per l'annullamento senza rinvio del provvedimento impugnato limitatamente all'aggravante dell'agevolazione mafiosa in relazione al reato di cui al capo 46) e per la declaratoria di inammissibilita' nel resto del ricorso;…

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