Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12216 del 29 novembre 1991
ECLI:IT:CASS:1991:12216PEN
Massima
Massima ufficiale
Con la scelta del rito abbreviato, l`imputato, in cambio di un trattamento sanzionatorio piu` favorevole, accettando di esercitare il proprio diritto alla difesa nelle forme piu` limitate, previste per l`udienza preliminare, conferisce al giudice il potere di definire il processo allo stato degli atti, senza, quindi, l`osservanza delle prescrizioni imposte per il dibattimento; ne consegue che al suddetto giudizio non e` riferibile il divieto di utilizzazione degli atti indicati nell`art. 514 Cod. proc. pen. (letture vietate). Del resto, se cosi` fosse, sarebbe privo di significato il riferimento allo "stato degli atti", in quanto esso ha per oggetto proprio i documenti relativi alle indagini condotte dalla Polizia Giudiziaria.
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