Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1046 del 2020

ECLI:IT:TARVEN:2020:1046SENT

Massima

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La comunicazione dell'avvio del procedimento espropriativo al proprietario dell'area interessata deve avvenire prima dell'approvazione del progetto definitivo dell'opera pubblica, al fine di consentire al privato di presentare osservazioni e proporre soluzioni alternative, in attuazione del principio di partecipazione procedimentale. L'amministrazione è tenuta a valutare in modo congruo e non meramente formale le deduzioni del proprietario, effettuando una adeguata comparazione tra l'interesse pubblico alla realizzazione dell'opera e quello privato alla salvaguardia della propria proprietà. Pertanto, l'omessa o irrituale comunicazione dell'avvio del procedimento espropriativo determina l'illegittimità del successivo provvedimento ablatorio, senza che possa trovare applicazione la previsione di cui all'art. 21-octies, comma 2, della legge n. 241 del 1990 in tema di errori formali non invalidanti. Inoltre, la scelta dell'amministrazione di localizzare l'ampliamento di una strada comunale prevalentemente sul lato ove insiste l'abitazione del privato, anziché su quello opposto privo di edifici, deve essere sorretta da adeguata motivazione che dia conto delle ragioni tecniche che rendono tale soluzione obbligata o preferibile, al fine di evitare un sacrificio sproporzionato del diritto di proprietà privata rispetto agli obiettivi di pubblico interesse perseguiti.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/11/2020

N. 01046/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01179/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1179 del 2006, proposto da
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Venezia-Mestre, via Torino, 151/B;

contro

Comune di Camisano Vicentino - (Vi), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Venezia-Mestre, corso del Popolo, 70;

nei confronti

((omissis)), non costituito in giudizio;

per l'annullamento

quanto al ricorso principale:

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