Il contratto di appalto privato si perfeziona mediante lo scambio di documenti tra le parti, quali preventivi, richieste di preventivo e autorizzazioni all'esecuzione dei lavori, i quali costituiscono prova sufficiente della conclusione del contratto e dell'esecuzione delle opere, senza che sia necessaria la sottoscrizione di un contratto formale. L'onere della prova dell'avvenuta conclusione del contratto e dell'esecuzione delle opere grava sulla parte che ne richiede l'adempimento, la quale può assolvere tale onere anche attraverso presunzioni semplici, purché dotate dei requisiti di precisione, gravità e concordanza previsti dall'art. 2729 c.c. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle prove e delle risultanze istruttorie, il cui sindacato in sede di legittimità è ammesso solo nei limiti del vizio di motivazione costituzionalmente rilevante, senza che sia consentito al ricorrente per cassazione di rimettere in discussione l'apprezzamento in fatto operato dal giudice di merito.