Cassazione penale Sez. III sentenza n. 28458 del 10 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:28458PEN

Massima

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Il reato di esecuzione di lavori edilizi in zona sottoposta a vincolo paesaggistico senza la necessaria concessione edilizia, con conseguente aumento di cubatura e mutamento della destinazione d'uso, configura una fattispecie autonoma e distinta rispetto alla contravvenzione edilizia generale, caratterizzata da una maggiore offensività per i valori urbanistico-culturali e ambientali tutelati. Tale reato non è suscettibile di comparazione con eventuali circostanze attenuanti ai fini del bilanciamento, in quanto la sua pena edittale è autonomamente stabilita dalla legge in considerazione dell'elevata potenzialità lesiva della condotta. La continuità normativa tra le previgenti fattispecie penali di cui alla Legge n. 47 del 1985 e quelle attualmente previste dal Testo Unico Edilizia esclude la possibilità di ritenere un temporaneo vuoto normativo o l'estinzione del reato per intervenuta depenalizzazione, essendo ravvisabile una sostanziale omogeneità strutturale delle norme incriminatrici. I reati in materia edilizia accertati in data anteriore all'entrata in vigore del Testo Unico Edilizia restano punibili in base alla previgente disciplina, non essendo precluso il giudizio di legittimità per il solo fatto che la prescrizione possa maturare in epoca successiva alla pronuncia della sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LUPO Ernesto - Presidente

Dott. FIALE Aldo - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. SENSINI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

AV. Gi. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza 9.2.1994 della Corte di Appello di Napoli;

Visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;

Udita, in pubblica udienza, la relazione fatta dal Consigliere dr. ((omissis));

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Dr. IZZO Gioacchino, il quale ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per intervenuta prescrizione;

Udito il difensore, Avv.to MAGRO ((omissis)), la quale ha concluso …

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