Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4399 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:4399SENT

Massima

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Il titolo edilizio abilitativo costituisce il presupposto necessario e inderogabile per la legittima realizzazione di opere edilizie, a prescindere dal rilascio di altri titoli amministrativi, quali la concessione di occupazione di suolo pubblico, l'autorizzazione sanitaria o l'apposizione di insegne. L'assenza del titolo edilizio legittimante l'edificazione rende le opere abusive, indipendentemente dalla loro durata nel tempo o dal pregresso rilascio di altri provvedimenti autorizzativi, e giustifica l'adozione di misure ripristinatorie, quali l'ordine di demolizione, che costituiscono un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione. La motivazione di tali provvedimenti demolitivi è da ritenersi sufficientemente esaustiva con l'indicazione dei meri presupposti di fatto, ossia l'accertata realizzazione di opere in assenza del prescritto titolo edilizio, senza necessità di ulteriori argomentazioni in relazione alla natura, consistenza e dimensioni dell'abuso, né di un'approfondita comparazione degli interessi coinvolti. Il decorso del tempo dall'esecuzione dell'abuso edilizio non incide sulla legittimità del provvedimento repressivo, in quanto l'illecito edilizio ha carattere permanente e non determina alcun affidamento meritevole di tutela in capo al destinatario dell'ordine di demolizione.

Sentenza completa

N. 04533/2011
REG.RIC.

N. 04399/2015 REG.PROV.COLL.

N. 04533/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4533 del 2011, integrato da atto recante motivi aggiunti, proposto dalla Signora MECOMONACO Anna, anche in qualità di legale rappresentante della DITTA INDIVIDUALE Anna MECOMONACO, rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio degli stessi in Roma, via Borgognona, 47;

contro

il COMUNE di ROMA (ora Roma Capitale), in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Rosalda Rocchi, con domicilio eletto in Roma, presso gli Uffici dell’Avvocatura Capitolina, in via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento, previa sospensiva,

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