Consiglio di Stato sentenza n. 176 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:176SENT

Massima

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Il provvedimento di confisca definitivo di un bene immobile, adottato nell'ambito di un procedimento di prevenzione antimafia, determina l'acquisizione di tale bene al patrimonio indisponibile dello Stato, con la conseguente assimilazione del suo regime giuridico a quello dei beni pubblici. Ciò comporta che l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha il potere-dovere di ordinare lo sgombero dell'immobile confiscato, senza che sia necessario un previo bilanciamento degli interessi pubblici e privati coinvolti, né una previa destinazione del bene a specifiche finalità pubbliche. L'adozione dell'ordinanza di sgombero costituisce, infatti, un atto dovuto e vincolato, conseguente alla definitività del provvedimento di confisca, non suscettibile di essere condizionato dalla pendenza di un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo avverso la confisca, né dalla presenza di minori all'interno del nucleo familiare occupante, atteso che il soggetto nei cui confronti è stata definitivamente applicata la confisca non può vantare un diritto inviolabile al proprio domicilio in contrapposizione all'interesse pubblico al contrasto della criminalità organizzata. Pertanto, il giudice amministrativo non può sindacare la legittimità del provvedimento di confisca, né valutare comparativamente gli interessi pubblici e privati coinvolti, essendo la sua cognizione limitata alla sola ordinanza di sgombero.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/01/2024

N. 00176/2024REG.PROV.COLL.

N. 04313/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4313 del 2023, proposto da
-OMISSIS- in proprio e quale madre esercente la responsabilità genitoriale sulle figlie minori, rappresentata e difesa dall'avvocato Natalia Paoletti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Barnaba Tortolini n. 34;

contro

Agenzia Nazionale per l’Amministrazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata, sede di Reggio Calabria, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Po…

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