Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1346 del 2016

ECLI:IT:TARMI:2016:1346SENT

Massima

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Il sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente comporta la dichiarazione di improcedibilità del ricorso, in applicazione degli artt. 35, comma 1, lettera c), e 85, comma 9, del Codice del processo amministrativo. Tale principio trova applicazione quando, nel corso del giudizio, vengano meno le ragioni che hanno determinato l'instaurazione del contenzioso, per fatti o circostanze sopravvenuti, indipendenti dalla volontà della parte ricorrente, che rendono carente l'interesse all'annullamento dell'atto impugnato. In tali ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in quanto l'ordinamento non consente la prosecuzione di un giudizio privo di utilità pratica per il ricorrente. La dichiarazione di improcedibilità comporta la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, che ha determinato la cessazione della materia del contendere.

Sentenza completa

N. 02222/2015
REG.RIC.

N. 01346/2016 REG.PROV.COLL.

N. 02222/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Nel giudizio introdotto con il ricorso 2222/2015, proposto da Moroni S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, assistita e difesa dagli avv. ti Guidi e Nicodemo, con domicilio presso la Segreteria del T.A.R. Milano, ex art. 25 c.p.a.;

contro

Milano Serravalle - Milano Tangenziali S.p.A., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, assistita e difesa dall'avv. M. Boifava, con domicilio eletto presso il suo studio in Monza, Via De Amicis 6;

nei confronti di

La Carrozzeria Torino Snc di Bareggio, in persona del legale rappresentante
pro tempore
assistita e difesa dall'avv. M. C. …

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