Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48186 del 13 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:48186PEN

Massima

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Le dichiarazioni della persona offesa possono essere legittimamente poste a fondamento dell'affermazione di penale responsabilità dell'imputato, previa verifica, corredata da idonea motivazione, della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto. Tale verifica deve essere più penetrante e rigorosa rispetto a quella a cui vengono sottoposte le dichiarazioni di qualsiasi testimone, in considerazione della particolare posizione della persona offesa nel processo penale. La valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa rientra nell'ambito del giudizio di merito, insindacabile in sede di legittimità, purché il metodo di valutazione delle prove sia conforme ai principi giurisprudenziali e l'argomentazione sia scevra da vizi logici. Pertanto, le regole dettate dall'art. 192, comma 3, c.p.p. in tema di valutazione della prova testimoniale non si applicano alle dichiarazioni della persona offesa, le quali possono costituire da sole la base per l'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, a condizione che la Corte di merito abbia adeguatamente motivato in ordine alla credibilità soggettiva e all'attendibilità intrinseca di tali dichiarazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamil - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. CARRELLI P.d.M. R. - rel. Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato in (OMISSIS);

avverso la sentenza del 7/3/2012 della Corte d'appello di Brescia;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis)) di Montrone;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza in data 7/3/20…

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