Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12083 del 22 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:12083PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di stampo mafioso può essere provata non solo attraverso dichiarazioni di collaboratori di giustizia, ma anche mediante elementi indiziari che, pur non costituendo di per sé prova autonoma del fatto, siano idonei a corroborare l'attendibilità della chiamata in correità e a dare conto della effettiva partecipazione dell'imputato all'associazione criminale. Tali elementi possono consistere in circostanze anche non penalmente rilevanti, purché utili a dimostrare il concreto coinvolgimento dell'imputato nelle attività del sodalizio mafioso, come ad esempio il suo ruolo di "guardaspalle" di un boss, le sue frequenti visite in carcere al capo dell'organizzazione, il rinvenimento di armi in luoghi a lui riconducibili, l'affidamento di incarichi per indagini private su fatti delittuosi, nonché la pregressa condanna per il reato di associazione mafiosa. La valutazione di tali elementi indiziari rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione logica e coerente, senza che sia consentita una diversa ricostruzione dei fatti. Inoltre, in presenza di una condanna precedente per il reato di cui all'art. 416-bis c.p., il mero decorso di un breve lasso di tempo non vale a superare la presunzione di attualità del pericolo di reiterazione del reato, attesa la stabilità e la perduranza nel tempo del vincolo associativo proprio delle organizzazioni mafiose.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccard - rel. Consigliere

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16/06/2022 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito l'avvocato (OMISSIS), difensore di (OMISSIS) e (OMISSIS), che conclude insistend…

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