Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45495 del 16 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:45495PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso da un privato, che induce in errore un pubblico ufficiale al fine di ottenere indebitamente un contributo pubblico, integra il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato di cui all'art. 640-bis c.p. Ai fini della sussistenza del reato di truffa, l'idoneità dell'artificio e del raggiro deve essere valutata in concreto, con riferimento alla particolare situazione in cui è avvenuto il fatto e alle sue modalità esecutive. Pertanto, quando l'ente pubblico erogatore non si limita a una mera presa d'atto dei requisiti autocertificati dal privato, ma compie un controllo sul contenuto dell'istanza, la falsificazione di tale documentazione può influire sul processo decisionale dell'ente, provocandone l'errore e integrando il reato di truffa. La condotta fraudolenta del privato, che produce false attestazioni e documenti al fine di indurre in errore l'ente erogatore circa l'effettiva ultimazione dei lavori, è idonea a viziare il momento di formazione della volontà dell'ente, configurando il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, e non il meno grave reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche di cui all'art. 316-ter c.p. Il giudice di appello, nel riformare in peius una sentenza assolutoria di primo grado, ha l'obbligo di rinnovare l'istruzione dibattimentale per assumere direttamente la deposizione dei testimoni ritenuti inattendibili in primo grado, le cui dichiarazioni siano decisive per l'affermazione della responsabilità dell'imputato, in ossequio al canone del giusto processo di cui all'art. 6 CEDU.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - est. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS) e di (OMISSIS), n. a (OMISSIS), entrambi rappresentati e assistiti dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;
avverso la sentenza della Corte d'appello di Perugia, n. 184/2014, in data 03.10.2014;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
preso atto della ritualita' delle notifiche e degli avvisi;
sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. Andrea Pellegrino;
udita la requisitoria del Sostituto procuratore Generale Dott. Vito D&#…

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