Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48257 del 20 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:48257PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio è configurabile quando l'agente, con atti idonei e diretti in modo non equivoco a cagionare la morte della vittima, pone in essere una condotta violenta e reiterata, utilizzando un mezzo potenzialmente letale, come un coltello, e colpendo parti vitali del corpo, senza desistere dal suo intento omicida fino all'intervento di terzi che lo disarmano e separano dalla vittima, anche quando questa si trovi in fuga. La sproporzione tra la reazione violenta dell'aggressore armato e la condotta della vittima, nonché l'assenza di attualità del pericolo, escludono la ricorrenza della legittima difesa, anche solo putativa, e dell'eccesso colposo in tale causa di giustificazione. Il porto ingiustificato dell'arma impropria utilizzata per l'aggressione, pur se occasionalmente detenuta per esigenze lavorative, integra una distinta fattispecie contravvenzionale, non essendo sufficiente a escluderla la mera dimenticanza o urgenza di spostamento dal luogo in cui il porto era legittimo ad altro luogo in cui non lo era. La continuazione tra i due reati non sussiste quando il porto dell'arma non sia ricompreso in un disegno criminoso unitario, ma sia occasionale e indipendente dall'intento omicida.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonell - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte di appello di Genova, in data 6 febbraio 2013, nel procedimento n. 1147/2012 R.G.;

Visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione svolta, nella pubblica udienza dell'11 luglio 2014, dal Consigliere, Dr. ((omissis));

udite le conclusioni del Procuratore generale presso questa Corte in persona del Sostituto procuratore generale, Dr. ((omissis)), il quale ha concluso chi…

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