Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9079 del 6 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:9079PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla motivazione della sentenza di merito, è tenuto a verificare la congruità e la logicità dell'iter argomentativo seguito dal giudice di merito nella valutazione dei dati probatori e nell'individuazione della condotta dell'imputato nel paradigma legale violato, senza poter sindacare gli errori di valutazione che non risultino evidenti dal ragionamento adottato. Pertanto, le censure dell'imputato che propongono una diversa ricostruzione dei fatti, in contrasto con le risultanze processuali, sono inammissibili in sede di legittimità. Tuttavia, il giudice di legittimità può procedere alla rideterminazione della pena, senza alcuna valutazione discrezionale, quando il giudice di merito abbia omesso di applicare correttamente una circostanza attenuante riconosciuta, come nel caso della massima riduzione della diminuente prevista per la collaborazione prestata dall'imputato ai sensi dell'art. 74, comma 7, del d.P.R. n. 309/1990. Inoltre, l'obbligo motivazionale del giudice di merito in ordine alla concessione o al diniego delle circostanze attenuanti generiche è assolto anche con l'utilizzo di espressioni sintetiche, purché sia chiaro il riferimento ai criteri di cui agli artt. 132 e 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ab. Ma. ;

A. R. ;

To. Ga. ;

avverso sentenza della Corte di Appello di Catania resa in data 9 febbraio 2007;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in camera di consiglio la relazione fatta dal Consigliere Dr. Anna Maria Fazio;

udita la requisitoria del Procuratore Generale in persona del sostituto Dr. Delehaye Enrico, che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' dei ricorsi.

Sentito il difensore del To. , avvocato Galletta C., …

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