Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18180 del 30 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:18180PEN

Massima

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Il giudice penale investito del giudizio relativo a reati di bancarotta non può sindacare la sentenza dichiarativa di fallimento quanto al presupposto oggettivo dello stato di insolvenza dell'impresa e ai presupposti soggettivi inerenti alle condizioni previste per la fallibilità dell'imprenditore, in quanto tali elementi assumono rilevanza nella struttura dei reati di bancarotta nella loro natura di provvedimento giurisdizionale e non per i fatti con essa accertati. Pertanto, le modifiche apportate alla disciplina delle condizioni soggettive ed oggettive di fallibilità non esercitano influenza ai sensi dell'articolo 2 c.p. sui procedimenti penali in corso per reati di bancarotta. Il giudice penale è tenuto a valutare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato di bancarotta sulla base della sentenza dichiarativa di fallimento, senza poter sindacare i presupposti di tale provvedimento. Inoltre, il giudice di merito è tenuto a motivare in modo esaustivo in ordine alle giustificazioni addotte dall'imputato circa la destinazione dei fondi oggetto della contestata distrazione, confutando in maniera logica e coerente le argomentazioni difensive. Infine, l'inammissibilità del ricorso per cassazione dovuta alla manifesta infondatezza dei motivi dedotti non consente il formarsi di un valido rapporto di impugnazione e preclude la possibilità di rilevare e dichiarare le cause di non punibilità, come la prescrizione del reato, d'ufficio in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto dal difensore di:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 1/10/2012 della Corte d'appello di Roma;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PISTORELLI Luca;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. DE AUGUSTINIS Umberto, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per prescrizione.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sentenz…

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