Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 451 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:451SENT

Massima

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Il provvedimento interdittivo antimafia adottato dal Prefetto, in quanto atto amministrativo incidente sulla libertà di iniziativa economica, deve essere sorretto da una motivazione adeguata e puntuale, che dia conto in modo chiaro e logico dei presupposti di fatto e di diritto posti a suo fondamento, senza limitarsi a mere affermazioni generiche o a richiami indeterminati a risultanze investigative. Il provvedimento interdittivo, infatti, costituisce una grave limitazione all'esercizio dell'attività d'impresa, sicché la sua adozione richiede un rigoroso accertamento della sussistenza dei presupposti di legge, in ossequio ai principi di legalità, proporzionalità e ragionevolezza che governano l'azione amministrativa. Pertanto, l'adozione di un provvedimento interdittivo antimafia privo di una motivazione adeguata e puntuale, che dia conto in modo chiaro e logico dei presupposti di fatto e di diritto posti a suo fondamento, integra un vizio di eccesso di potere per difetto di motivazione, violazione di legge e travisamento dei fatti, comportando l'annullamento del provvedimento medesimo. Inoltre, il recesso dal contratto di fornitura disposto dalla stazione appaltante in conseguenza dell'adozione del provvedimento interdittivo antimafia, ove quest'ultimo risulti illegittimo, è a sua volta illegittimo per carenza di presupposti e violazione di legge.

Sentenza completa

N. 05352/2006
REG.RIC.

N. 00451/2012 REG.PROV.COLL.

N. 05352/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5352 del 2006, proposto da:
Telecomponenti Costa S.r.l., rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso il primo in Napoli, via Caracciolo N. 15;

contro

Prefetto di Napoli, Ministero dell'Interno, rappresentati e difesi dall'Avvocatura dello Stato, con domicilio eletto in Napoli, via Diaz, n. 11;

nei confronti di

Enel S.p.A., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso A. Murano in Napoli, Centro Direzionale, Is. G/3;

per l'annullamento

quanto al ricorso introduttivo
:

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