Cassazione penale Sez. III sentenza n. 14241 del 4 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:14241PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve dare adeguata e congrua motivazione in ordine alla valutazione degli elementi indizianti, tenendo conto dei principi di logica e di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie. Ove il giudice abbia motivato in modo corretto e logico circa la carenza di gravi indizi di colpevolezza, in particolare evidenziando l'assenza di riscontri alle dichiarazioni accusatorie della persona offesa e la sussistenza di elementi che inducono a dubitare della loro attendibilità, come la conflittualità tra la madre della persona offesa e l'indagato, tale valutazione in fatto è sottratta al sindacato di legittimità della Corte di Cassazione, la quale può solo verificare la congruenza della motivazione rispetto ai suddetti principi, senza poter riesaminare il merito della valutazione probatoria effettuata dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ALTIERI Enrico - Presidente

Dott. GRILLO Carlo - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. SENSINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di L'Aquila;

avverso l'ordinanza 3/12/2007, adottata dal Tribunale della Liberta' di L'Aquila;

nel procedimento contro:

CA. CA., nato a (OMESSO);

- Udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Carlo M. Grillo;

- udite le conclusioni del P.M., nella persona del S. Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che chiede l'annull…

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