Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12231 del 24 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:12231PEN

Massima

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Il concorso nel reato di importazione e detenzione di sostanza stupefacente si configura anche quando il contributo del concorrente, pur non essendo di minima importanza, abbia comunque svolto un ruolo decisivo e insostituibile nell'esecuzione del fatto, come nel caso di attività di intermediazione e collegamento tra i diversi soggetti coinvolti nell'organizzazione e trasporto della droga. In tali ipotesi, il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche può essere limitato in considerazione della gravità del reato, del precedente specifico dell'imputato e del fatto che le ammissioni di responsabilità siano intervenute tardivamente, quando gli elementi di prova erano già stati acquisiti. La pena inflitta, anche in presenza di tali circostanze attenuanti, deve comunque rientrare nella forbice edittale prevista per il reato contestato, senza che ciò integri una violazione del principio di correlazione tra imputazione e sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio - Presidente

Dott. AMORESANO Silvio - rel. Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS), nato in (OMISSIS);

avverso la sentenza del 01/07/2014 della Corte di Appello di Milano;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. AMORESANO Silvio;

udito il P.M.,in persona del Sost. Proc. Gen. Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 1/7/2014 la Corte di Appello di Milano, in parziale riforma della s…

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