Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37219 del 5 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:37219PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, senza giustificato motivo, accede a informazioni riservate contenute in banche dati informatiche e le rivela a terzi, commette il reato di rivelazione ed utilizzazione di segreti d'ufficio di cui all'art. 326 c.p. Tale condotta è punibile anche qualora il pubblico ufficiale abbia consentito ad altri di utilizzare la propria postazione di lavoro per effettuare l'accesso non autorizzato, non potendo egli invocare l'eventuale colposa compiacenza o negligenza nel controllo dell'accesso al sistema informatico. La rivelazione di informazioni riservate riguardanti la sottoposizione di una persona a vigilanza da parte delle forze di polizia integra la fattispecie di reato, a prescindere dalla consapevolezza della persona cui la notizia è stata comunicata circa il proprio stato di sorvegliato. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che la notizia rivelata sia stata direttamente acquisita dal pubblico ufficiale, essendo sufficiente che egli abbia effettuato l'accesso non autorizzato alle informazioni riservate, rendendole così disponibili per la successiva comunicazione a terzi. La particolare tenuità del fatto, di cui all'art. 131-bis c.p., non può essere riconosciuta in assenza di una specifica valutazione della effettiva esiguità dell'offesa, non desumibile dalla sola incensuratezza dell'imputato o dalla mancanza di abitualità a delinquere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETITTI Stefano - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massi - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/10/2018 della Corte di appello di Bari;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. Massimo Ricciarelli;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. Angelillis Ciro, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che si e' riportato al ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 2/10/2018 la Corte…

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