Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2745 del 21 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:2745PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di reati contro la P.A., la qualifica di incaricato di pubblico servizio va riconosciuta a colui che, di fatto, svolgendo attività diverse da quelle inerenti alle mansioni istituzionalmente affidategli, sia effettivamente investito di una pubblica funzione, purchè a tale esercizio di funzioni pubbliche si accompagni, quanto meno, l'acquiescenza o la tolleranza o il consenso, anche tacito, della pubblica amministrazione. (Fattispecie relativa al reato di rivelazione ed utilizzazione di segreti d'ufficio, contestato all'autista di un ufficio giudiziario che, oltre a svolgere tali mansioni, si era di fatto occupato di altre attività, quali la fonoregistrazione di interrogatori in carcere, la preparazione di copie di atti, l'inserimento di dati nel registro informatico mediante chiavi d'accesso fornitegli da colleghi a ciò abilitati, ecc.).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. AGRO' Antonio - Consigliere

Dott. ((omissis)) - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore generale di Milano;

avverso la sentenza 25 febbraio 2008 della Corte di appello di Milano che, in riforma della decisione 25 febbraio 2008 del Tribunale di Voghera, ha assolto De. Ri. Pa. dai reati di rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio contestatigli ai capi sub 5 (fino al (OMESSO)) e 6 (fino al (OMESSO));

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso.

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il Pubblico Minis…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.