Cassazione penale Sez. III sentenza n. 47466 del 22 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:47466PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve verificare se il giudice di merito abbia dato adeguata motivazione in ordine alla gravità del quadro indiziario a carico dell'indagato, esaminando tutti gli elementi a disposizione, fornendone una corretta interpretazione e applicando correttamente le regole della logica. L'insussistenza dei gravi indizi è deducibile solo in caso di mancanza assoluta o manifesta illogicità della motivazione, o di violazione di specifiche norme, senza poter censurare la ricostruzione dei fatti o l'apprezzamento del giudice di merito circa l'attendibilità delle fonti e la concludenza dei dati probatori, ove tale apprezzamento sia adeguatamente motivato. Pertanto, la valutazione della gravità indiziaria può fondarsi su una logica concatenazione di elementi obiettivi, come intercettazioni telefoniche, pedinamenti e osservazioni dirette degli investigatori, che rendano manifesto il nesso tra tali indizi e la condotta criminosa riferibile all'indagato, sottoposti ad adeguato vaglio critico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. ONORATO Pierluigi - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - rel. Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ma. Ch. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Roma in data 7.02.2008 che ha rigettato la richiesta di riesame proposta avverso l'ordinanza in data 22.01.2008 con cui il GIP del Tribunale di Roma gli ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere per il reato di cui agli articoli 81 e 110 cod. pen., Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, articolo 73;

Visti gli atti, l'ordinanza den…

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