Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33591 del 4 settembre 2024

ECLI:IT:CASS:2024:33591PEN

Massima

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Il delitto di strage si configura quando la condotta dell'agente, pur non essendo diretta specificamente all'uccisione di una o più persone, espone tuttavia a concreto pericolo la pubblica incolumità in ragione delle modalità esecutive impiegate e del contesto in cui l'azione è realizzata. Ai fini della sussistenza dell'elemento oggettivo del reato, non è necessario l'utilizzo di mezzi intrinsecamente distruttivi, essendo sufficiente che le modalità prescelte, valutate ex ante, siano idonee a determinare un pericolo per un numero indeterminato di persone. Quanto all'elemento soggettivo, è richiesta la rappresentazione e accettazione del concreto pericolo per la pubblica incolumità, a prescindere dalla finalità specifica di uccidere una o più persone. La gravità della condotta e il concreto pericolo per la pubblica incolumità possono giustificare, allo stato, l'applicazione della misura cautelare più afflittiva della custodia in carcere, in assenza di elementi a favore dell'indagato tali da rendere inidonea tale misura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta da:

Dott. DE AMICIS Gaetano - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

Dott. DI NICOLA TRAVAGLINI Paola - Relatrice

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Si.Fe., nato a C il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 26/03/2024 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dalla Consigliera Paola Di Nicola Travaglini;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona della Sostituta Procuratrice generale, Ma.Cr., che ha concluso per l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 26 marzo 2024 il Tribunale di Catania, decidendo sulla richiesta di riesame di Si.Fe., ha confermato l'ordinanza con la qua…

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