Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27396 del 15 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:27396PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale di cui all'art. 270-bis c.p. è configurabile anche quando solo una parte della condotta delittuosa sia stata realizzata nel territorio italiano, purché sia possibile collegare tale frammento di condotta alla più ampia attività svolta all'estero nell'ambito dell'associazione terroristica. La giurisdizione italiana sussiste in tali casi in virtù del principio sancito dall'art. 6 c.p., secondo cui il reato si considera commesso nel territorio dello Stato quando anche solo l'azione o l'omissione che lo costituisce, ovvero l'evento che ne è la conseguenza, si siano verificati in tutto o in parte nel territorio nazionale. A tal fine, è sufficiente che in Italia si sia realizzato un mero frammento della condotta, anche se privo dei requisiti di idoneità e inequivocità richiesti per il tentativo, purché tale frammento risulti apprezzabile e collegabile alla più ampia attività svolta all'estero nell'ambito dell'associazione terroristica. Pertanto, la permanenza clandestina nel territorio italiano, i contatti telefonici con l'organizzazione criminale estera, le dichiarazioni e i comportamenti dimostrativi dell'affiliazione all'associazione terroristica, anche se posti in essere in Italia, possono integrare il requisito del "frammento di condotta" rilevante ai fini della giurisdizione italiana, in quanto funzionali e strumentali al raggiungimento degli scopi perseguiti dall'associazione. Inoltre, la natura di reato permanente del delitto di cui all'art. 270-bis c.p. comporta che la condotta associativa sia punibile in Italia fintanto che il partecipe non abbia definitivamente reciso i legami con la cellula madre estera.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato Giusepp - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. GIORGI Maria Silvia - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S. - rel. Consigliere

Dott. RICCIO Stefania - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 8/07/2020 della Corte di appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Maria Sabina Vigna;
sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Perla Lori, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
sentito il difensore, (OMISSIS), che ha insistito nei motivi del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata, la C…

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